1999 08 Articolo Corriere :Parla il presidente di Stellican, la finanziaria che ha acquisito i Cantieri Riva

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https://archiviostorico.corriere.it/1999/agosto/08/Julius_Cosi_rilancero_Rolls_dei_co_0_9908082405.shtml

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Parla il presidente di Stellican, la finanziaria che ha acquisito i Cantieri Riva Julius: "Cosi' rilancero' la Rolls dei mari E faro' concorrenza a Hermes e Vuitton"


Parla il presidente di Stellican, la finanziaria che ha acquisito i Cantieri Riva Julius: "Cosi' rilancero' la Rolls dei mari E faro' concorrenza a Hermes e Vuitton" MILANO - "Ho deciso di comprare i Cantieri Riva perche' rappresentano tutte le cose migliori della vita: lusso, qualita' e tradizione". Cosi' la pensa il protagonista dell' acquisizione: Stephen Julius, giovane presidente della finanziaria londinese Stellican Limited, specializzata negli investimenti in societa' piccole o medie in crisi. La Stellican e' gia' nota in Italia per i suoi interventi nella Marelli Motori, nelle societa' produttrici di registratori di cassa Sweda e Sarema, nella struttura finanziaria Marcorp, leader nel settore dei cambi e valute e nel Vicenza Calcio. I Cantieri Riva, fondati nel 1842 e quindi nona azienda italiana in attivita' dal punto di vista storico, conobbero il periodo di massimo successo negli anni ' 50 e ' 60. I loro motoscafi, realizzati con cura artigianale e in legni pregiati, divennero rapidamente un mito, eguagliando quello terrestre delle Rolls Royce. Sotto la guida di Carlo Riva l' azienda si assicuro' una clientela internazionale di prestigio. Comprarono un Tritone, un Florida o un Aquarama l' imperatore Rehza Pahlavi, re Hassan del Marocco, re Hussein di Giordania, il principe Ranieri di Monaco, gli sceicchi dei Paesi del Golfo, Richard Burton, Stewart Granger, Rex Harrison, Peter Sellers, Rita Hayworth, Sean Connery e tanti altri nomi di prestigio del jet - set internazionale. Carlo Riva, insofferente alle pressioni sindacali, cedette l' azienda nel 1969 al gruppo americano Whittaker. Dopo un passaggio in mano a investitori arabi, lo storico cantiere approdo' alla Vickers, cui appartenevano Rolls Royce e Bentley. La finalita' era quella di ampliare la gamma di mezzi di locomozione di lusso, dalla strada al mare. Ed e' proprio da Wickers che di recente l' ha acquistato, carico di debiti, Stephen Julius. "La gestione - afferma - era pessima. Il marchio Riva e' stato trascurato, come spesso accade nelle grosse holding e ben presto la situazione finanziaria e' diventata pesante. Ora, per noi, inizia il lavoro di rilancio. La Riva ha bisogno di una proprieta' piu' attenta per poter esprimere tutte le sue potenzialita' . Noi siamo qui per questo: per rivitalizzare un nobile marchio e, alla fine, per fare profitti". Il programma di Julius e' gia' definito. C' e' stato un prologo piuttosto vivace con il licenziamento di tutto il management del cantiere e una lotta sindacale con gli operai, terminata dopo tre mesi di sciopero. Ora e' tutto pronto per riprendere il lavoro. "Intendiamo uscire con due modelli ogni stagione per i prossimi tre anni - dice il finanziere inglese -, inizieremo con un 22 metri open, che ho chiamato Splendida e con un 25 metri, sempre open, il Cantata. In un triennio intendo ricreare la gamma partendo dal successore dell' Aquarama, che si chiamera' Aquariva, e che sara' anche il piu' piccolo della gamma. Dall' altro lato puntero' verso imbarcazioni maggiori, mega - yacht di 30 metri e oltre che, con i modelli maggiori, faro' realizzare nel nuovo cantiere che ho appena aperto a Viareggio. Quelli minori si costruiranno invece nello storico impianto di Sarnico sul lago d' Iseo. La gamma completa sara' alla fine di dieci modelli". I saloni nautici di settembre in programma a Cannes, Montecarlo e Southampton costituiranno la prima verifica del nuovo corso dei Cantieri Riva, che negli ultimi tre anni hanno perso 63 miliardi su un fatturato di 155. Conclude Julius: "Ora stiamo allargando in modo aggressivo la nostra rete di concessionari, a cominciare dagli Usa, dov' eravamo spariti. Chiudiamo il bilancio ' 99 a 45 miliardi di fatturato. Contiamo di arrivare rapidamente ai 100. Ma non basta: ho in mente di sfruttare il marchio Riva nel settore dei beni di lusso. Faremo concorrenza a Hermes nelle sete, a Vuitton nella valigeria, senza dimenticare scarpe e accessori. E' un business che partira' il prossimo anno, per il quale creero' una societa' separata, affidata a manager specializzati nei settori presi in esame".

Vincenzo Zaccagnino

Zaccagnino Vincenzo


Pagina 21 (8 agosto 1999) - Corriere della Sera