2002 07 Articolo:La cura Bulgari fa bene ai motoscafi Itama

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La cura Bulgari fa bene ai motoscafi ITAMA

lunedì, 29 luglio 2002

Crescono i motoscafi Itama, status symbol dal 1969. Nel marzo 2001 la maggioranza dell'azienda battezzata da Mario Amati con il suo nome alla rovescia, è stata acquisita dal fondo Opera di casa Bulgari. In quest'anno, il fatturato è cresciuto da 5 a 8 milioni di euro e per il 2002, in base agli ordini, è previsto un target di 13 milioni di euro.

Risultati raggiunti «sviluppando il potenziale rappresentato da un gruppo di persone innamorate del loro lavoro e da una domanda crescente in questa nicchia di mercato», spiega l'amministratore delegato Alessandro Giambalvo. Oltre a Opera, che oggi ha raggiunto l'83 per cento, i soci sono Giambalvo, con il 5 per cento come Luca Cordero di Montezemolo e Giovanni Malagò, e Alessandro Benetton, con il 2. Mario Amati resta presidente onorario.

Ma il futuro, oltre all'incremento della produttività dalle attuali 30-35 barche l'anno, prevede una serie di basi Itama nelle località più frequentate del Mediterraneo. Per coccolare gli armatori di questi «giocattoli», che costano da 345 mila euro ai 2 milioni e 100 mila del nuovissimo 70 piedi (21 metri). Sul nome dei proprietari vige il riserbo assoluto, rotto solo per Luca Montezemolo, che ha un Itama 56. Ma corre voce che armatori dei primi 70 piedi saranno l'imprenditore Giuseppe Gazzoni Frascara e lo stilista Roberto Cavalli