2010 11 Articolo: Bacarella: figlio dell’uragano
Riportiamo il testo dell'articolo di Emilio Martinelli apparso su yachtonline.it (Yacht Capital 2010 11). Il link a seguire non è attivo perché l'editore ha cancellato o oscurato tutto il materiale pubblicato http://www.yachtonline.it/boat-review/trinity-yachts-bacarella
testo:
Bacarella: figlio dell’uragano
La giustificazione per i cinque anni trascorsi dall’inizio della costruzione al varo ha un nome ed è quello di Katrina, l’uragano di classe 5 che nel 2005 colpì la costa sud degli Stati Uniti. Una catastrofe che, oltre ai lutti e alle distruzioni, ha segnato anche la vita di un megayacht di 60 metri che Billy Smith III, vicepresidente di Trinity Yachts, al momento del varo ha definito l’ultima “Katrina baby”.
Un soprannome che Bacarella si è meritato appieno. Quando infatti l’uragano colpì New Orleans e i cantieri di Trinity Yachts, la sua costruzione era appena cominciata e con i capannoni rasi al suolo in molti pensarono che la sua avventura fosse finita. Invece, dopo quasi un anno di stop, Bacarella riprese a crescere nei nuovi capannoni di Gulfport, Mississippi. A firmare il progetto, accanto al cantiere che con lo studio olandese Vripack ha tracciato le linee dello scafo, la coppia formata da Dickie Bannenberg e Simon Rowell che ha curato l’exterior e l’interior design. «In effetti Bacarella è il primo progetto su cui abbiamo lavorato assieme io e Simon. Lui, infatti, è entrato nello studio nel 2003», spiega Bannenberg.
Ai due designer inglesi gli armatori hanno poi voluto affiancare un’altra voce dall’Europa. Gli interni sono stati realizzati e montati dalla tedesca Metrica. Il risultato è un mix che dentro le linee proprie dei Trinity, capaci di uno sviluppo verticale contenuto anche su un’imbarcazione di queste dimensioni, racchiude interni improntati a uno stile decisamente contemporaneo. A questo si aggiunge una grande versatilità nell’organizzazione degli spazi di bordo, con grande equilibrio tra quelli esterni e quelli interni. Una versatilità che permette agli ospiti sia di condurre una vita sociale nei saloni e nelle ampie zone relax sia di poter contare su zone riservate. Inoltre, la notevole larghezza (siamo a quota 10,82 metri) ha permesso di realizzare percorsi espressamente dedicati al personale di servizio che, per svolgere le proprie mansioni, si può così muovere liberamente senza interferire con le aree destinate agli ospiti. Oltre che per la sua avventurosa nascita, Bacarella ha però un’altra particolarità, questa volta estremamente concreta. «Noi siamo famosi per i nostri yacht in alluminio semidislocanti», spiega Billy Smith III. «Bacarella è invece uno yacht dislocante, con sovrastruttura in alluminio, e scafo in acciaio. E siamo stati felici di poter mostrare le nostre capacità con questo materiale».
Ultima particolarità tecnica di Bacarella, varato l’11 luglio 2009, le prestazioni. Con due Caterpillar da 2012 hp ciascuno, collocati al livello inferiore della sala motori centrale (al livello superiore sono posizionati gli impianti di condizionamento e i generatori), questo megayacht da 1052 tonnellate di stazza raggiunge la bella velocità di 17,2 nodi, con un range di ben 5670 miglia a 14 nodi. Ma è certamente negli interni e negli arredi che si trovano gli spunti più interessanti così come nei tanti spazi all’aperto. A cominciare dal sundeck che, nella zona di poppa, è arredato con chaise longue e lettini, mentre a prua, dove si trova anche la Jacuzzi, con divani, tavolini e un bar/cucina. Altri spazi all’aperto sono poi le terrazze a poppa del ponte superiore e del main deck dove, accanto ai divani, si trova un secondo bar che prosegue all’interno del living. Qui, come in tutto lo yacht, Bannenberg & Rowell hanno puntato su forme assolutamente lineari, senza curve che appesantiscano i mobili e per un largo utilizzo di noce, che assieme a tappezzerie e rivestimenti di colori chiari realizzano ambienti decisamente attuali e luminosi. Caratteristica che si ritrova sia nella zona conversazione che accoglie all’ingresso nel main deck sia nella zona pranzo. Uno spazio arredato con un tavolo ovale per 12 persone, sedie dell’italiana Promemoria e con, lungo le pareti, in armadi a temperatura controllata, una collezione di 250 bottiglie di vini pregiati. A dividere la prima sezione del main deck dalla zona anteriore che ospita lo studio, il bagno e la camera da letto vera e propria della suite armatoriale, una lobby con una spettacolare scala circolare. Il ponte superiore, anche questo con una terrazza di poppa e una lounge, accoglie l’alloggio del comandante e la plancia. Agli ospiti è riservato invece il ponte inferiore con una vip matrimoniale e quattro cabine doppie che ripropongono tutte, anche se con tonalità diverse, i motivi e le forme degli arredi all’insegna della linearità e della luminosità che caratterizzano Bacarella, megayacht nato negli Usa, ma di carattere decisamente europeo.