2013 11 Articolo: Rossinavi, vogliamo solo fare meglio ciò che già facciamo
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Rossinavi, vogliamo solo fare meglio ciò che già facciamo
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Rossinavi, vogliamo solo fare meglio ciò che già facciamo
Rossinavi è uno dei cantieri più giovani nel panorama della nautica made in Versilia. Il cantiere Rossi nasce come carpenteria negli Anni 70. Successivamente ha saputo trovare la sua collocazione e la sua identità nell’ambito delle costruzioni navali prima come terzista e poi in proprio. Nel giro di pochi anni il loro nome è diventato uno dei grandi marchi toscani. Ecco come i Rossi raccontano la loro evoluzione.
Siamo riusciti a fare ciò che abbiamo fatto con tanta passione, massima dedizione al lavoro e un pizzico di fortuna che, come tutti sanno, sempre serve. Quando abbiamo convertito la nostra azienda a un cantiere produttore di yacht a marchio proprio non abbiamo puntato su niente di più del prodotto stesso; arrivavamo da anni come sub fornitori e non avevamo la finezza di studiare una qualsiasi strategia marketing o commerciale: semplicemente sapevamo che, per emergere, dovevamo lavorare e farlo bene. Con il tempo, quando la società si è evoluta e le finezze di cui parlavo prima hanno iniziato a svilupparsi, abbiamo capito che in realtà stavamo già percorrendo la strada giusta: i clienti che venivano in cantiere percepivano (e tutt’oggi percepiscono) l’atmosfera familiare fatta di persone innamorate del proprio lavoro e che non si nascondono dietro manager incravattati o campagne pubblicitarie costruite senza una concreta realtà che le sostenga. Questo, abbinato alla possibilità di personalizzare al massimo i propri yacht (non solo nello stile interno, ma anche nelle linee esterne e negli accessori da noi prodotti custom in officina) credo rappresentino la nostra “marcia in più”.
Per quanto riguarda la regione in cui ci troviamo, ritengo che sia proprio il passato, in particolare la tradizione, a dare alla Toscana quel valore aggiunto che è invece difficile trovare in altre zone (in Italia e no) dove sorgono comunque importanti cantieri. Nella nostra terra, soprattutto a Viareggio e nelle province limitrofe, ogni esercizio commerciale è attrezzato per rispondere alle esigenze della nautica, ogni artigiano è preparato a creare prodotti destinati alle imbarcazioni, ogni maestranza è in grado di lavorare a bordo. In sostanza, nel tempo si è sviluppata una fitta rete di attività professionali, preparate e sempre al passo con i tempi. Da cantiere navale, ribadisco che la possibilità di avere qualsiasi servizio e fornitura a portata di mano, di facile reperibilità e con massima professionalità non è cosa da poco. Come esempio pratico, un po’ come paradosso e facendo le giuste proporzioni, avendo noi anche una sede a Pisa, riscontriamo maggiore difficoltà a gestire una commessa in una zona meno rifornita e dove le maestranze devo essere comunque “esportate” da Viareggio.
Numptia, 70 metri dislocante.
Personalmente non so con esattezza cosa abbia elevato proprio la Toscana a produttrice specializzata in yacht di lusso; posso pensare che un forte contributo lo abbia dato la popolarità e l’esclusività della Versilia proprio negli anni in cui è avvenuta la “conversione” da commerciale a diporto. O forse, semplicemente, qualche imprenditore lungimirante, a seguito di un cambio della domanda, ha saputo mirare bene al momento giusto.
In ogni caso è un cavallo da cavalcare: la nautica da diporto può essere abbinata a tutto ciò che è lusso ed esclusività. Gli armatori di yacht sono amanti della bella vita e delle belle cose e sanno quindi largamente apprezzare per esempio un buon vino e i grandi marchi della moda toscana. Abbiamo l’arte, la storia, i prodotti di alta qualità e le località esclusive quello che manca è solo una marina esclusiva e ben attrezzata a permettere l’arrivo e la permanenza di un turismo di alto livello.
Il salone del Ketos, yacht semiplanante di 48 metri. Il salone del Ketos, yacht semiplanante di 48 metri. Parlando più nello specifico di Viareggio, probabilmente il punto in cui attualmente siamo maggiormente carenti e meno attrezzati sono i servizi, le infrastrutture e il decoro della città. Quando all’estero esistono cantieri con vastissime aree super attrezzate, da noi non possiamo permetterci di fare ormeggiare dei super yacht da milioni e milioni di euro in una banchina dismessa, sprovvista di colonnine e con acqua colma di rifiuti galleggianti. Purtroppo talvolta la sensazione è che questi cantieri e le barche che producono e che talvolta qua tornano diano quasi fastidio all’area e risultino quindi un problema e non l’economia trainante della città. Come prime mosse da atture, infatti, ribadisco che sia necessario dare il giusto valore al settore, i giusti mezzi per lavorare e le necessarie strutture.
Dal canto nostro, la Rossinavi ha investito moltissimo negli scorsi anni in nuove strutture e tecnologie. Adesso che ci sentiamo Adeguati in tal senso miriamo semplicemente al prodotto e all’investimento nella massima qualità dello stesso. Non siamo interessati a ingrandirci ulteriormente, ma semplicemente a fare meglio ciò che già facciamo.
5 NOVEMBRE 2013