2014 07 Articolo: Yacht, interesse cinese anche per la Uniesse in concordato
(12 luglio 2014) - Corriere della Sera
RISIKO NELLA NAUTICA? DOPO LA RIVA, ANCHE IL PRODUTTORE DI CHIUDUNO POTREBBE ESSERE SALVATO DA UNA PROPRIETÀ ASIATICA. POSSIBILE CORDATA BERGAMASCA PER SESSA MARINE
Yacht, interesse cinese anche per la Uniesse in concordato
Cigs alla Riva A Sarnico prorogata di un anno la cassa integrazione per i 110 dipendenti
Dopo la Riva, un altro pezzo della nautica bergamasca potrebbe finire in mano ai cinesi. Una cordata asiatica sarebbe infatti pronta ad avanzare un?offerta per la Uniesse Marine di Chiuduno, che aveva chiesto a inizio anno il preconcordato e dopo la presentazione del piano è stata ammessa nei giorni scorsi dal Tribunale di Bergamo al concordato preventivo. La procedura è di natura liquidatoria, con la produzione ferma da dicembre, data in cui è terminata la mobilità per i circa 40 dipendenti: il piano prevede il pagamento di 9,4 milioni di euro ai creditori privilegiati, mentre ai chirografari andrà ? entro 3 anni dall?omologa - il 44,1% dei 4,2 milioni dovuti. I creditori compariranno davanti al giudice delegato Giovanni Panzeri il 20 novembre, ma un?offerta da parte di imprenditori cinesi potrebbe cambiare le carte in tavola, aprendo ad un possibile salvataggio anche sul piano occupazionale.Oltre alla Uniesse Marine è in attesa di un acquirente pure la Sessa Marine di Cividate al Piano, ammessa ad aprile a un concordato anch?esso liquidatorio, ma vincolato proprio alla vendita della società. Entro la fine del mese è previsto il fermo della produzione, e se la società non passerà di mano a breve non sarà possibile raccogliere gli ordini necessari per garantire continuità. Intanto a maggio è stato chiesto un nuovo anno di cassa straordinaria per i 180 dipendenti: «A breve partirà poi la procedura di mobilità volontaria», dice Pietro Schiesaro della Femca-Cisl. L?advisor tecnico di Sessa Marine Carlo Scalvedi non si sbilancia sulle trattative, pur lasciando trapelare ottimismo («Ci sono diversi soggetti interessati, una o più offerte potrebbero arrivare già nei prossimi giorni»): per rilevare l?azienda sarebbe pronta in particolare una cordata composta da un trio di imprenditori bergamaschi. «A settembre ci saranno le più importanti fiere mondiali: per rimanere sul mercato Sessa Marine dovrà farsi trovare pronta all?appuntamento», spiega Massimiliano Ratti della Filctem-Cgil.Alla Riva di Sarnico ? in attesa di una riorganizzazione del gruppo Ferretti al quale fa capo e che è controllato da due anni dalla holding cinese Shig-Weichai ? a giugno è stato prorogato un anno di Cigs per i 110 dipendenti, ma c?è ottimismo: «La Riva è la Ferrari degli yacht. Qualche linea di produzione di altri stabilimento del gruppo Ferretti potrebbe essere spostata a Sarnico nel prossimo futuro», dice Giuseppe Mancin della Feneal-Uil. Intanto gli addetti ai lavori prevedono un 2014 di ripresa: «Secondo le nostre stime l?anno dovrebbe concludersi con un +7% sulla cantieristica, e un +5,5% per tutto il comparto», dice Luciano Paissoni, amministratore delegato della Foresti & Suardi di Predore e consigliere di Ucina (Confindustria Nautica). Sarebbe il primo vero anno di ripresa, con la cantieristica che, in Italia, dal 2008 ha perso il 65% del proprio giro d?affari. A confermare l?esistenza di migliori prospettive è proprio l?interesse all?acquisto per le aziende bergamasche finite in procedura concorsuale, ma anche la salute di altre aziende come la Rio Yacht di Chiuduno, ad esempio, che continua a vendere (anche negli Stati Uniti) le sue imbarcazioni, o la divisione nautica della Persico di Nembro.© RIPRODUZIONE RISERVATA
Spaterna Fabio Pagina 10 (12 luglio 2014) - Corriere della Sera