ANKER & JENSEN

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ANKER & JENSEN Due progettisti, il loro cantiere, moltissime barche, tante vittorie

In cantiere : Christian Jensen terzo in basso a sinistra

In Italia si conosce troppo poco di Johan Anker e di Christian Jensen, 2 formidabili progettisti norvegesi che dettero alla luce centinaia di imbarcazioni meravigliose , sopratutto da regata, alcune delle quali veri capolavori dello yachting di tutti i tempi; Non solo firmandone i progetti, ma costruendole nel cantiere di loro proprietà

Per questo è difficile parlare separatamente dell’uno o dell’altro,anche se ci sarebbe molto da dire sulle loro rispettive storie e sulle loro individualità,e sarebbe giusto trattarli come due persone separate e non come una coppia. Ma tanto importante fu la loro collaborazione che è immediato considerare i loro nomi uniti .Oltre che ricordare il loro lavoro insieme, cercherò comunque di analizzare le differenze e le caratteristiche che sommate dettero vita al non plus ultra dello yachting nel mondo delle regate in Norvegia e in Nord Europa per quasi 40 anni .

Christian Jensen nacque a Vollen, nel sud della Norvegia nel 1878.

Fino da giovanissimo entrò a lavorare nel cantiere di Gudmunsen a Vollen come apprendista maestro d’ascia e dimostrò grande volontà di apprendimento e grandi capacità, ma anche desiderio di spingersi oltre, non solo nell’arte della costruzione, ma anche nella progettazione. Così si impegnò a studiare Ingegneria, e privatamente divenne allievo di Sinding, un famoso progettista navale di Oslo . Era il 1900 quando vinse una borsa di studio statale per uno stage in Scozia presso i rinomati cantieri di William Fife. Che civiltà raffinata e che culto dello yachting si viveva in Norvegia oltre 100 anni fa! In Italia lo yachting era appena nato all’interno di un’elite ristrettissima ed in Norvegia un ragazzo di periferia di modesta estrazione sociale che sognava di progettare barche da regata veniva inviato a spese dello stato nel più famoso cantiere d’Europa! Terminato il suo stage in Scozia, nel 1904 vinse un’altra borsa di studio presso il più grande progettista della Germania, Max Oerst ad Amburgo. Intanto, già dal 1897, aiutato anche dalla locale borghesia di Vollen che vedeva in lui grande talento e genialità,rilevò un cantiere di costruzione di imbarcazioni nella baia di Vollen, e avendo riscosso già importanti successi dopo pochi anni, attrasse l’attenzione di Johan Anker. Questi era un giovane progettista che da pochi anni aveva iniziato a realizzare suoi progetti in un piccolo cantiere ad Halden,vicino al confine con la Svezia dopo aver abbandonato per questa sua passione gli importanti e lucrosi affari di famiglia (piantagioni di legname, foreste, costruzioni civili). Nel 1905 i due si associarono ed il cantiere di Vollen prese il nome Anker&Jensen . Questa società dette immediatamente i suoi ottimi frutti grazie alle capacità e alle competenze dei due soci: Jensen era il coscienzioso, preciso, organizzato costruttore navale per eccellenza, con formidabili conoscenze ingegneristiche e una ottima preparazione ottenuta frequentando i migliori cantieri e architetti navali del tempo. Anker era un progettista geniale, eclettico, con grande preparazione scientifica e con una passione per le barche e per la progettazione senza pari. Anker aveva anche altre doti importanti per alimentare il lavoro in cantiere: proveniva da una potente ed aristocratica famiglia che vantava contatti e conoscenze tra i ricchi e potenti in Norvegia e all’estero. Attraverso queste conoscenze Johan Anker procurò molte commesse al cantiere. Sono di questo periodo ben 20 barche di classe 8 MSI, 10 della classe 12 MSI, e 2 meravigliosi 15 MSI Isabel Alexandra e Neptune. Tutte barche plurivittoriose. Johan Anker: si potrebbe girare un film sulla vita di questo personaggio e temo che sia riduttivo dipingerlo con brevi tratti di penna come il limitato spazio di questa rubrica impone. Anker nacque nel 1871.La sua posizione sociale gli permise fin da giovanissimo di alimentare l’amore per lo sport della vela,e di iniziare a progettare più per passione ,finalizzata a risultati sportivi, che per necessità. Studiò Ingegneria meccanica in Germania al Charlottenburg Hochschule di Berlino e discusse una tesi inusuale per quei tempi e in Italia di moda cento anni dopo, sulla progettazione di un’imbarcazione da regata adoperando gli strumenti di calcolo e le conoscenze di meccanica che gli studi di Ingegneria gli mettevano a disposizione. Fin da allora il suo approccio alla progettazione fu quello di ridurre i pesi e adottare strutture leggere e resistenti,pur rimanendo legato a forme classiche;le sue barche si riconoscono per le loro linee pure e razionali che non concedono spazio ad inutili estetismi .Il suo concetto di bellezza fu sempre legato alla funzionalità , alla essenzialità e alla purezza delle linee.Abbiamo imparato quanto sia valido quel curioso detto per il quale una barca bella è anche una buona barca,ma con Anker diventa valido anche il reciproco assioma: Una barca di grandi prestazioni è anche bella. L’esempio più eclatante, oltre a molti altri fu SIRA il famoso 8msi progettato e costruito da Anker nel 1938 all’età di 67anni per il principe ereditario di Norvegia Olav e timonata da Anker stesso alla vittoria della Kattegat Cup. Sira col suo filante scafo verde scuro (il colore di J.Anker) fu a detta di molti il più bel 8 Metri da regata mai costruito, e la barca più bella che Anker abbia mai disegnato ,il culmine della sua lunga esperienza. Morì due anni dopo nell’ottobre del 1940. Non ostante la sua posizione sociale e l’agiatezza di famiglia aveva uno spirito libero, mai conformista , ribelle verso le imposizioni e critico verso le consuetudini. Preferì abbandonare la vita agiata ed i vantaggi della gestione delle imprese di famiglia per dedicarsi alla attività di progettista navale e alle difficoltà di gestione di un cantiere . Fu criticato aspramente all’interno della buona società, perché nel 1910 si sposò in seconde nozze con Nini Roll, moglie di un suo cugino,con la quale si ritirò a Lillehaugen in una splendida villa vicino al cantiere. Belli, sportivi, intelligenti, ricchi,colti, ribelli erano spesso motivo di scandalo e di cronaca .Nini si interessava di problemi sociali, appoggiava la causa dell’emancipazione della donna,si dedicava ad aiutare gli strati meno protetti della società. Frequentavano gli artisti : erano amici e protettori di Edward Munch, Gustav Viegeland, Erik Werenskiod. Johan era un grande sciatore, indubbiamente uno dei più grandi velisti del tempo,cacciatore, pescatore sportivo;amava la musica, suonava il piano. Collezionò vittorie importantissime nello sport della vela ed il suo nome è inserito nella lista dei più grandi atleti Olimpici avendo vinto la medaglia d’oro alle olimpiadi di Stoccolma nel 1912 al timone di Magda IX ,suo progetto e costruzione del cantiere,di proprietà di Alfred Larsen; di nuovo la medaglia d’oro nel 1928 al timone del 6MSI Norna del principe reale norvegese Olav,(suo progetto e realizzazione),ed una di bronzo nel 1908 in classe 8MSI sul Fram in Inghilterra. Proprietario del 8MSI Bera,vince la Coup de France nel ‘22 ed i giochi olimpici di Havre nel 1924. Le innumerevoli vittorie in queste ed in moltissime altre regate nella sua lunga vita di yachtsman gli meritarono il nome di “The Flying Norwegian” (Il Norvegese Volante). Fu membro permanente del comitato tecnico dell’IYRU e contribuì insieme a Fife, Nicholson, Mylne a redigere i regolamenti di progettazione e costruzione delle classi metriche. Nel 1928 progettò il monotipo Dragone che ad oggi conta oltre 1600 barche in 26 nazioni Alcune delle sue barche più belle e famose, a parte quelle già nominate: Vema3, Magda XIII, Bojar, DESIREE…..ma la lista è lunghissima, specie tra le barche delle classi metriche, di cui fu uno dei più prolifici progettisti di tutti i tempi

Non ostante il suo spirito ribelle nell’ultima parte della sua vita fece un gesto che dovette essere apprezzato e lodato da quella parte della società conservatrice che aveva ripudiato. Nell’estate del 1940 raggiunse la famiglia reale sfuggita all’invasione tedesca a Tromso, nell’estremo nord della Norvegia. Grande amico del principe Olav, col quale aveva regatato in tante occasioni, e amico del re stesso, nonostante fosse un aperto repubblicano dal 1905 ,offrì alla famiglia reale il suo aiuto economico e i suoi buoni uffici per aiutarli a fuggire in esilio. Organizzò l’imbarco dei reali sull’incrociatore inglese HMS Devonshire che li avrebbe portati in salvo ed in esilio in Gran Bretagna. La sera prima ,il 6 giugno del 1940 riuscì a trovare 2 bottiglie di Champagne per brindare alla salute del re durante la nostalgica e emozionante cena da lui organizzata . Morì il 2 ottobre e la sua salma venne avvolta dalla bandiera del KNS il Reale Yacht Club di Oslo di cui era stato membro,portabandiera e commodoro per molti anni . Purtroppo la esuberante personalità di Anker e la sua grande fama nel mondo degli yachts da regata lasciavano a Jensen poco spazio come progettista e molto impegno come responsabile delle costruzioni .Le poche foto dell’epoca lo mostrano in mezzo agli operai,abbigliato da cantiere, mentre Anker sembra sempre dedito alla progettazione ed ai rapporti con i clienti. Forse fu per questa ragione che Jensen decise di uscire dalla redditizia società nel 1915 per dare spazio al suo desiderio di progettare .Già dal 1911 i due partners avevano stabilito su richiesta di Jensen che sulle barche costruite in cantiere si dovesse riconoscere la paternità dei due progettisti, e non solo la firma di Anker,ma evidentemente Jensen non si sentiva abbastanza gratificato,e poiché aveva la sua fetta importante di clienti,volle rendersi indipendente .Da allora infatti realizzò le sue barche più belle e famose e forse ebbe maggiori soddisfazioni economiche e sociali,anche se lo yachting Norvegese ebbe a soffrire di questa separazione.L’occasione fu data quando Colin Archer,notissimo progettista di imbarcazioni da lavoro e grandi yachts da navigazioni oceaniche lasciò il cantiere di Larvick. Fu lì che Jensen progettò e costruì MAUD, varata nel 1918, la famosa nave a 3 alberi di 300 tonnellate con la quale Roald Amundsen fece le sue navigazioni artiche, oltre a numerose grandi navi da pesca e da caccia alla balena. Ma la sua passione rimaneva la stessa di Anker: la progettazione di yachts veloci .La mancanza di un personaggio come Jensen nel cantiere di Vollen mise in difficoltà la produzione. Per un breve periodo Bjarne Aas prese il posto di Jensen ,ma anche la sua vocazione era più di progettista che di capocantiere.Dal 1920 Jensen si dedicò alla progettazione di numerosi yachts da regata che fece costruire generalmente a Soon,sul lato orientale del fiordo di Oslo. Molte barche della classe 22 mq,molti 19,5 double ender e molte classi metriche .Nel 1919 costruì Le un 12MSI.Egli godeva della stima e la predilezione di un grande yachtsman norvegese, Halfden Hansen che preferì lui ad Anker,col quale aveva regatato fin dai primi del ‘900 e al quale aveva fatto progettare numerose barche in passato.Jensen progettò e costruì per Hansen Tamara IX un 9MSI nel 1933 e Tamara X un 10MSI nel 1937 A seguito di quest’ultima costruzione e sui piani di Tamara X fu costruita nel 1937 la piccola serie di 5 Cruising Gentlemen 10 Meter Yachts : i 10 M di Soon. Imbarcazioni bellissime e dalle linee molto eleganti di 16,40 m di lunghezza :If3, Gannet2 ,Gannet3 ,Gratia, KIPAWA. Nel 1938 progettò e costruì lo stupendo 12 M da crociera Eileen di 18,70 m . Christian Jensen morì nel 1949.Prima di morire in una crisi di follia dette alle fiamme il suo prezioso archivio . Dei suoi quasi 400 progetti, restano purtroppo pochi disegni.

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