Articolo: G. B. SCHIAFFINO M/Y "DIONEA"
testo:G. B. SCHIAFFINO M/Y DIONEA. Incontriamo il comandante G.B. Schiaffino nel Salone del "Dionea", il motor yacht di Mariotti, fermo in cantiere a Genova per alcuni lavori prima della partenza per Cannes.
Comandante il suo nome parla chiaramente di Genova
Sono nato a Camogli, paese di naviganti, il cui nome vuol dire "casa delle mogli", con riferimento alle donne che aspettavano i loro uomini partiti per mare. Nella mia famiglia il mestiere di capitano si tramanda, di generazione in generazione, da settecento anni. Mio nonno G. B. Schiaffino era commodoro del Lloyd Triestino e in tempo di guerra si è autoaffondato in Sud Africa per non consegnarsi agli Inglesi.
Dove ha studiato e qual è stata la sua carriera in mare?
Ho frequentato l'Istituto Nautico C. Colombo che fin dai primi del '900 ha formato gente di mare. I professori erano dei "computer umani", nel senso che possedevano un enorme bagaglio di conoscenze marittime, acquisite con l'esperienza in mare. Io volevo fare lingue all'Università, ma mio padre mi ha mandato sulle petroliere per 5 anni (dall'84 all'88).
Dopo le petroliere ho fatto 10 anni sulle navi da crociera Costa come 1° ufficiale di coperta incaricato della sicurezza (dall'88 al 98); ciò mi ha permesso comunque di parlare cinque lingue e di scriverne tre. Dal '96 sono passato sui superyacht: sette anni su un Benetti da 40 metri e ora su "Dionea" (52 metri).
Quali sono le particolarità di "Dionea"?
Nasce dalla trasformazione di un traghetto che faceva la rotta dell'Adriatico, da Venezia a Grado e Trieste, fino alle coste della Croazia; portava 320 passeggeri durante il weekend. L'interno è stato completamente rifatto secondo uno stile "minimalista" e raffinato che ha avuto molto successo. "Dionea" è stata certificata da R. I. N. A. in classe extralusso confort.
Quali le principali trasformazioni?
Il progetto ha mantenuto scafo, sovrastrutture e lance originali (ora usate come tender). L'interno è stato trasformato: il ponte inferiore accoglie, dal centro verso prua, le cabine degli ospiti (1 VIP cabin, 2 "twins bed cabin", 2 "king size cabin"); dal centro fino a poppa si trovano le cabine dell'equipaggio per 9 persone. Il ponte di coperta ha un salone con televisore al plasma e bar, una sala da pranzo per 12 ospiti (ex sala macchine), la cucina e l'ingresso. Sul ponte superiore, con zona prendisole provvista di tavolo per buffet per 12 ospiti, c'è la "master suite" armatoriale (ex stazione radio e ufficio postale). Colori pastello, luci soffuse, atmosfera rilassante completano il tutto. La riconversione tecnologica ha ridotto gli spazi tecnici e ha fornito tutte le ultime novità dai sistemi di navigazione alle doppie pinne stabilizzatrici.
Quali sono le sue rotte preferite?
Un buon Mediterraneo! Secondo me non ha nulla da invidiare ai Caraibi. Dalla Sardegna alla Croazia puoi trovare mare pulito, sabbia, scogli. Ai "parcheggi" come Cala di Volpe preferisco le nuove mete della Croazia, che ha un bellissimo mare ancora poco affollato. Anni fa ho fatto un giro d'Italia, di 52 giorni in superyacht, da Genova a Venezia, e ricordo ancora perfettamente le tappe: Genova, Portofino, Portovenere, Elba, Argentario, Giglio, Pontine, Ventotene, Ischia, Napoli, Sorrento, Positano, Capri, Vulcano, Eolie, Gallipoli, Leuca, Brindisi, Dubrovnik, Dalmazia, Coronate, Istria, Venezia. È stata un'esperienza eccezionale fatta di natura, cultura e gastronomia: siamo partiti con il pesto a Genova e arrivati con le "granseole" a Venezia, e in ogni porto lo chef preparava piatti tipici del luogo su mia indicazione.
Quale viaggio vorrebbe fare?
Il giro del mondo con un superyacht da charter, diciamo un 70 metri: sarebbero quattro mesi da sogno!
Qual è stata la sua peggiore avventura?
Durante una tempesta nel mare del Nord ho perso una lancia di salvataggio. È uno dei mari peggiori: se sei fortunato il mare è calmo ma c'è la nebbia. Se sei un pò meno fortunato ci sono onde alte almeno 5 metri. Se sei proprio sfortunato ci sono tempeste anche a forza 9.
Il ricordo più bello?
L'avvistamento di un branco di delfini con la famiglia della mia precedente armatrice e i suoi 6 bambini.
Com'è in sintesi la vita di un comandante di superyacht?
Una vita difficile e stressante, ma in senso positivo, che dura comunque da maggio a ottobre.
Il rapporto con l'armatore?
Di fiducia e di continuo scambio di informazioni per il bene della barca.
G.B. SCHIAFFINO M/Y "DIONEA"
Nome: Giovanni Battista Cognome: Schiaffino Età: 39 Nazionalità: Italiana Scuola di formazione: Istituto Nautico C. Colombo di Camogli Esperienze di comando: 5 anni sulle petroliere, 10 anni crociere Costa, 7 anni superyacht. Imbarco attuale: M/Y "Dionea" Bandiera: Italiana Caratteristiche della barca: traghetto di linea Venezia - Croazia, trasformato in motoryacht. Lunghezza m 52 - dislocamento t 320 - velocità 15 nodi. Architettura interni: restyling "minimalista" Arch. Ivana Porfiri Studio Cerri Marina preferita: Capri, Venezia, Cannes, Antibes. Rotta preferita: Mediterraneo, Venezia, Croazia
Quale innovazione del mondo dello yachting l'hanno maggiormente colpita e perché:
La parificazione dei superyacht con il naviglio mercantile, che ha migliorato gli standard di sicurezza e la professionalità del personale di bordo
La peggiore avventura mai capitata:
perdita di una lancia di salvataggio durante una tempesta nel Mare del Nord
Il ricordo più bello: un branco di delfini con clienti a bordo
Cosa pensa del suo ruolo di capitano, e del mondo dello yachting in cui si trova ad operare:
A partire dal comandante è importante una maggiore responsabilità nei confronti del mare e forse il mare è diventato un pò caotico. Tutto ciò è comunque già stato detto.