Articolo: LEONARDO 98 AZIMUT

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LEONARDO 98 AZIMUT

Non è certo casuale l'accostamento tra il genio rinascimentale e l'ultima creazione del cantiere Azimut, il Leonardo 98; in una realizzazione di questo livello hanno pari peso tanto la tecnologia e l'esperienza quanto la sintesi tra creatività artistica e innovazione architettonica, tutto finalizzato al piacere. Piacere non solo di viaggiare a trenta nodi in un mondo lussuoso di rumori attutiti e lontani, ma anche piacere di guardare linee sportive e filanti, aggressive persino, di godere di soluzioni eleganti per ogni sistemazione a bordo: il carattere, le prestazioni e gli spazi solari di un bel daycruiser moltiplicate per tre! Un capolavoro, insomma, di che inorgoglire, pur mezzo millennio dopo, anche il nostro Grande.

Molto si è lavorato, architettonicamente, per creare sul ponte principale una prospettiva capace di esaltare i già notevoli spazi a disposizione; la vetrata rotante in cristallo fumé, che a poppavia chiude il salone, definisce un'area circolare inconsueta, dove a un tavolo tondo in cristallo fanno corona le originali sedie firmate Philippe Starck: è la sinuosa e naturale prosecuzione, dedicata al dining, delle morbide linee del quadrato, dove nella penombra delle veneziane in legno, la vista spazia dagli ampi divani o dagli sgabelli del banco bar, verso prua, fino ai naturali punti di fuga prospettici: lo schermo al plasma e, più avanti, la luminosa postazione di pilotaggio.

Con la vetrata aperta verso il cockpit vero e proprio - l'apertura è ovviamente elettrica - l'intera area raggiunge la spettacolare dimensione di 120 mq; ovunque, la sobria eleganza del rovere sabbiato, della moquette crema, degli audaci ed essenziali accostamenti di acciaio e cristallo, della pelle rossa. La postazione di governo principale, completamente isolabile dal salone, è un connubio di raffinatezza e funzionalità; si comanda la grande macchina utilizzando il meglio della tecnologia, meccanica ed elettronica, incastonata in legni e pelli pregiate, con quel tetto apribile che permette di ammirare il cielo, se non bastasse l'orizzonte. In pozzetto, a fianco del divano, due comode scale scendono alla plancia di poppa dove, oltre ai garage dei jet-ski e al vano della passerella telescopica, si trova il portellone di accesso alla sala macchine e ai quartieri dell'equipaggio.

Verso prua, sotto il prendisole, quattro pannelli a scorrimento elettrico aprono il vano del tender, nel nostro caso, un Bombardier di oltre 5 metri. Un'unica scala per raggiungere il flying bridge: una cascata di cristallo integrata nel décor del living, posta sulla dritta, di fronte al bar. Sull' "upper deck", una bianca distesa dedicata al culto del sole, alle spalle del posto di pilotaggio, un sofà semicircolare accoglie otto persone attorno al tavolo ovale; a fianco una mini cucina e, verso poppa, 10 mq di cuscineria attorno alla Jacuzzi. La zona notte è sul ponte inferiore, con accesso a fianco della timoneria: sul pianerottolo a metà scala, un opportuno bagno "di servizio", poi, oltre il disimpegno ampliato da un gioco di specchi, la cabina dell'armatore, a tutto baglio. Anche qui la stessa raffinata eleganza priva di orpelli; scrittoio, divano, cabina guardaroba e un grande bagno dai marmi policromi; tutto nella luce diffusa proveniente da ben otto oblò verticali. A sinistra, verso prua, una cabina con letti gemelli e la cabina VIP, di dimensioni appena inferiori alla padronale. La privacy è sacra a bordo, ma non solo per ospiti e armatori; lo conferma una visita ai locali dell'equipaggio: ingressi separati, dal salone e da poppa, servizi privati e la "crew mess" adiacente alla cucina.

Razionale e ben disposta quest'ultima, con una dotazione professionale in materia di frigoriferi, forni, surgelatori e fornelli, con l'adozione di un montacarichi vede risolto il problema del trasporto delle vivande verso la sala da pranzo, sul ponte superiore. Dalla zona inferiore si accede anche alla lavanderia e alla sala macchine, vero cuore pulsante dello yacht. Qui, asserviti a una centrale che decide anche circa i problemi di assetto, in relazione alla velocità e allo stato del mare, tramite un sistema denominato Intruder, troneggiano i due MTU da 2.000 HP ciascuno; grande cura è stata posta nella sicurezza e nell'insonorizzazione del locale, grazie anche all'adozione di particolari silenziatori isolati, dell'americana Centek. Le prestazioni eccellenti non dipendono certo esclusivamente dalla potenza installata: la nuova carena planante disegnata da Azimut e l'attento studio su eliche, pesi e baricentro, giocano la loro parte nella corsa pulita del Leonardo sull'acqua. Dopo il primo, presentato al Festival de la Plaisance di Cannes lo scorso settembre, altri Leonardo 98 sono in produzione per il 2003, anche nell'allestimento con quattro cabine, pronti a farsi ammirare (e invidiare!) da armatori, esteti e marinai di tutto il patinato mondo dei superyacht.

Azimut: via M. L. King, 9-11; 10051 Avigliana (TO); tel. +39 011 93161; fax +39 011 9367270; sito web www.azimutyachts.net.

SCHEDA TECNICA

  • Lunghezza f.t.: m 30,19
  • Larghezza massima: m 7,15
  • Immersione sotto le eliche m 2,10
  • Dislocamento: kg 92.000
  • Motorizzazione: 2x2.000 HP MTU 16V 2000 M91
  • Velocità massima: 32 nodi
  • Capacità serbatoio carburante: litri 10.000
  • Capacità serbatoio acqua: litri 2.000