Articolo: METEOR

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http://www.nauticalweb.com/superyacht/517/meteor/ita.htm

TESTO:

METEOR (YACHT)

Uno yacht ricco di storia

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Alcuni armatori, piuttosto che acquistare imbarcazioni nuove, preferiscono rivolgersi al mercato dell'usato, che spesso offre delle occasioni uniche, barche d'epoca, magari in legno, ricche di un fascino marinaro tutto loro e che con sapienti interventi di restauro sono in grado di mantenere il passo con le tecnologie attuali.

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Questo è il caso di "Meteor", storico motor yacht di 28 metri costruito dal cantiere Gamble Hestehauge di Svendborg, su progetto del danese Sophus Weber. Varato il 15 aprile del 1939 e acquistato dal conte danese Heinrich Carl von Schimmelmann di Lindenborg, "Meteor" è stato lo yacht di gerarchi nazisti, a bordo ha ospitato anche Hitler ed Eva Braun durante il periodo dell'occupazione danese.

Sopravvissuto alle vicissitudini della Seconda Guerra Mondiale, il motoryacht è rimasto proprietà del conte Schimmelmann sino al 1971, anno della sua morte, per poi approdare, dopo numerosi avvicendamenti di armatori, tra cui Derek John Roe, la società Luliad e il cinematografico Augusto Caminito, nelle mani della società Classic Yacht Charter, costituita dal broker Alfredo Amato e dall'avvocato Giuseppe Gitto. Attualmente, "Meteor" è ormeggiato presso lo storico Cantiere Navale Basilio Postiglione, che negli anni si è distinto per costruzioni importanti come il "San Domenico" del 1936, barche da regata classe dinghy, star, finn, monotipi e altre, nonché imbarcazioni per la Regia Marina. Nel '56, inoltre, il cantiere Postiglione ha raggiunto un record con la realizzazione di un albero in legno di 47 metri circa dedicato ad "Astra", uno yacht della classe Shamrock, che oggi è esposto presso lo Yachting Club Costa Smeralda a Porto Cervo. "Meteor" è stato affidato alle sapienti mani di questa realtà della nautica, il cui know how nel refitting e nelle costruzioni in legno si è dimostrato più che adeguato nel ripristinare un motoryacht di questa classe. Gli interventi sono stati rivolti a tutto lo scafo e le sovrastrutture, agli interni e a tutti gli impianti di bordo. La carena è stata oggetto di importanti revisioni sia esterne sia interne, con interventi mirati al fasciame e alle strutture, in più sono state smantellate e ripristinate alcune paratie interne. Mediante bruciatura lo scafo è stato riportato a nudo, per poi subire un nuovo calafataggio delle tavole e dei collegamenti. La coperta ha subito interventi al ponte principale, le cui doghe di teak mostravano tutti i segni dei travagliati anni trascorsi in mare, alla tuga e al lucernaio di prua, all'impavesata a prora dritta, trovata spaccata e distaccata dallo scafo, e sono stati ripristinati i vecchi rattoppi, ormai obsoleti. La pontatura è stata sostuita con nuovi comenti, mentre il boccaporto di poppa ora è a tenuta stagna. Per quanto riguarda gli interni, il Cantiere Postiglione ha preferito ripristinare l'arredo originale piuttosto che intervenire con profonde modifiche al layout. Tutte le cabine e i bagni, la plancia, la cucina e la dinette, sono state soggetti a ristrutturazione di boiserie, apparecchiature e mobilia in genere. Il corridoio ora presenta un nuovo mobile a murata, mentre in dinette ne è stato eliminato uno, insieme a una colonna, e il divano è stato spostato in posizione più arretrata rispetto all'originale. Nella suite armatoriale il cantiere è intervenuto realizzando i mobili come previsti dal progetto originale. L'impianto elettrico è stato completamente sostituito con cablaggi nuovi, così come tutti gli impianti della sala macchine sono stati sbarcati e rimontati dopo opportune revisioni. Il motore ora usufruisce di nuovi sistemi di controllo e avviamento, marmitte e tubi di scarico. L'opera di ripristino ha coinvolto anche l'impianto del gasolio e il motore del verricello salpa ancora, sostituito con uno di nuova generazione. Dopo tutti gli interventi sopra elencati, "Meteor" è stato oggetto di una scrupolosa analisi da parte dell'Associazione A.R.I.E., che ha confermato con i suoi giudizi il buon lavoro di recupero svolto dal Cantiere Postiglione di Baia di Napoli, che è riuscito a riportare a nuovo uno yacht così importante.

Per ulteriori informazioni: Cantiere Navale Basilio Postiglione; via Lucullo 4; Bacoli; Baia (NA); tel. +39 0818687039 - 8687041; sito web www.cantierenavalepostiglioneb.com; e mail info@cantierepostiglione.it.