Carena Dual Mode
Tratto dalla brochure MAGELLANO 74 di AZIMUT...http://www.nautipedia.it/nautipedia/images/1/13/Magellano74-eng.pdf
Comfort di navigazione.
La carena si presenta con una geometria a V nelle zone prodiere, dove sale a disegnare una prua verticale, affilata nel tagliente. Al di sotto della superficie, gli importanti volumi di questa zona garantiscono una forte spinta idrostatica e minimizzano il beccheggio, con il risultato di una navigazione morbida e confortevole anche in condizioni di mare formato.
Stabilità di rotta.
Anche la stabilità direzionale trae beneficio dalle caratteristiche della carena Dual Mode. Alle basse velocità, in regime dislocante, la carena Dual Mode ha un punto di forza in una maggiore lunghezza al galleggiamento rispetto ad altri tipi di carena, un vantaggio al quale si aggiunge quello prodotto dallo skeg che si estende lungo la linea di chiglia. Fattori che, sommati, costituiscono un’importante superficie laterale costantemente immersa. Il risultato è uno scafo meno esposto alle forze esercitate da correnti e vento, a tutto vantaggio della stabilità di rotta.
Contenimento dei consumi.
Il range di velocità tra i 12 e i 18 nodi rappresenta il massimo momento di efficienza della carena Dual Mode in rapporto ai consumi. Nel confronto con un’imbarcazione planante, di pari lunghezza al galleggiamento e pari dislocamento, la carena di Magellano presenta una riduzione della resistenza all’avanzamento che si aggira intorno al 13%. Una performance prodotta, oltre che dalla lunghezza al galleggiamento, anche dalla fluidità con cui lo scafo passa dall’assetto dislocante al planante. Le forme tipiche di una carena dislocante a chiglia tonda si fondono in un disegno inedito, con le superfici piatte che caratterizzano il diedro di poppa e con i pattini ampi e delimitati da spigoli marcati che percorrono lo scafo da poppa a prua.
Cruising comfort.
The hull is V-shaped in the bow areas where it rises to form a vertical bow that comes to a sharp edge. In this area, the important volumes below the surface ensure strong buoyancy and minimize pitching, resulting in smooth, comfortable cruising even in rough seas.
Course stability.
he Dual Mode hull even has a positive impact on directional stability. At low speeds in displacement mode, the Dual Mode hull’s strength is its greater waterline length compared to other hull types; this advantage is reinforced by the skeg that extends along the full length of the keel. The combination of these factors produces a sizable, constantly submerged lateral surface.
As a result, the hull is less exposed to current and wind forces, a real advantage for course stability.
Reduced energy use.
The speed range of 12-18 knots is the Dual Mode hull’s maximum range of efficiency in terms of energy use.
The hull of the Magellano reduces drag by approximately 13% over a planing vessel with the same waterline and dislocation.
This performance is due not only to waterline length but also to the smoothness with which the boat transitions from displacement to planing modes.
The typical form of a rounded keel displacement hull morphs into an innovative design with flat surfaces for the aft dihedral and broad chines defined by accentuated corners that run along the hull from the bow to stern.