STORIA DEL CANTIERE CARM
La storia del Cantiere CARM inizia alla fine degli anni 60, quando le imbarcazioni da diporto che solcavano le acque del nostro Tigullio erano in prevalenza piccoli motoscafi.
La clientela cominciava ad avvertire l’esigenza di maggiore comodità e, di conseguenza, le dimensioni degli scafi iniziarono in quegli anni ad aumentare.
Le strutture atte ad accogliere la sempre crescente richiesta della Clientela in quel periodo erano davvero limitate: chi ha lavorato da tempo nella nautica ricorda ancora come spesso gli operatori fossero addirittura costretti a seguire l’andamento delle maree per effettuare anche la più semplice operazione di alaggio e varo.
A Lavagna in quegli anni era già presente il Cantiere CRAM, fondato dal Commendator Guido Prina lungimirante pioniere della nautica, il quale affidò la gestione della sua struttura ad un altro futuro pioniere nautico, il signor Roberto Poirino: nel corso di alcuni anni lo stabile conseguì notevoli migliorie, fino a diventare, in un arco di tempo relativamente breve, un centro di riferimento per il rimessaggio da diporto nel Tigullio.
Il Cantiere si dotò fin dal 1972 di un elevatore, attualmente ancora operativo, che permise la movimentazione delle imbarcazioni in maniera più rapida e sicura rispetto a quella tradizionale
Grazie al supporto di validi collaboratori, il Cantiere, che nel frattempo era stato denominato CARM, Centro Assistenza Revisione Motoryacht, cominciò ad accogliere i leggendari scafi Baglietto: Ischia, Elba, Minorca, Maiorca La cooperazione con l’ingegner Pietro Baglietto, in particolare, si fece più intensa e il Cantiere intraprese le prime lavorazioni di rilievo proprio sugli scafi del Cantiere di Varazze.
Da allora il percorso seguito da CARM, volto sempre alla piena soddisfazione della sua Clientela, divenne sempre più esteso ed appagante dal punto di vista professionale: sostituzione delle murate su imbarcazioni di 18 e 20 metri, rifacimento di fondi carena con relativi rinforzi delle strutture, revisioni meccaniche parziali e complete, rimotorizzazioni, trattamenti di verniciatura completi, interventi su impianti elettrici ed elettronici.
Quando negli anni novanta le imbarcazioni in legno lasciarono gradatamente spazio a quelle in vetroresina, il Cantiere si è rapidamente adeguato alle nuove esigenze della Clientela, specializzandosi nelle lavorazioni dei nuovi materiali ed affiancando al refitting delle sempre presenti barche a motore, anche quello nuovo ma non meno stimolante delle barche a vela.