2011 04 Articolo Assiteca.it: E se qualcuno rubasse la vostra barca per trasportare clandestini?

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http://www.assiteca.it/html/news/aprile2011/assicura-furto-barca.htm

testo:

DAL MONDO ASSICURATIVO


NUMERO 46 - Aprile 2011

DAL MONDO ASSICURATIVO

E se qualcuno rubasse la vostra barca per trasportare clandestini?

Quanti barconi di migranti abbiamo visto in tv in queste ultime settimane? Imbarcazioni piccole e grandi, sovraffollate di volti e cariche di disperazione e speranze.

Pensate ora ai sentimenti che devono invece aver attraversato il signor Antonio Vettese quando ha saputo che la sua “Giuditta”, una Sun Odyssey 43, che credeva tranquillamente ormeggiata nel porto greco in cui l’aveva lasciata per l’inverno, era invece stata rubata e utilizzata per il trasporto di una settantina di clandestini curdi, iracheni e afghani. Ansia, rabbia, tristezza e preoccupazione: probabilmente le stesse emozioni dei migranti.

Quella barca che avrebbe dovuto condurre il suo proprietario a Oriente l’estate successiva, aveva invece fatto rotta verso l’Italia, fino a spiaggiarsi a Le Castella, vicino a Crotone. Non una spiaggia qualunque, ma appartenente all’Area Marina Protetta di capo Rizzuto, un patrimonio naturalistico e biologico preziosissimo, nel quale si è riversato il carburante della “Giuditta” e fra le cui onde si sono dispersi arredi, parti dell’imbarcazione, abiti e affetti personali.

Oltre al danno, anche le beffe!

La totale distruzione della barca è purtroppo solo una parte del problema: il trasporto di clandestini, i danni ambientali, il sequestro, la rimozione e lo smaltimento del relitto sono situazioni difficili e costose da gestire.

Quando la Capitaneria ha chiamato il signor Vettese mettendolo a conoscenza dei fatti e soprattutto chiedendo spiegazioni, probabilmente non ha ricevuto alcuna risposta. Perché nessuno nel porto greco aveva segnalato al proprietario o alle autorità il furto della barca, semplicemente perché nessuno se ne era reso conto. E’ raro che le barche a vela vengano utilizzate per questi scopi, ma, considerando che questo tipo di imbarcazione indubbiamente insospettisce meno le autorità, si stanno sempre più verificando simili situazioni.

E allora come può tutelarsi un armatore?

Una polizza completa ha consentito di gestire brillantemente questa situazione, non solo la perdita dell’imbarcazione ma anche il recupero di tutti i costi indiretti che ne sono derivati. Occorre infatti partire dal presupposto che gli armatori sono responsabili di tutti i danni che l’imbarcazione provoca a terzi anche quando non sono a bordo.

“Per prima cosa è essenziale tutelare se stessi e la propria imbarcazione con una vera e propria polizza All Risks” spiega Sabrina Della Penna, Responsabile Area Yacht di Assiteca – SA, con cui il signor Vettese si era assicurato e che ha seguito tutta la vicenda risolvendola con l’aiuto dei professionisti, periti e avvocati, incaricati per fornire l’assistenza. “Questa sfortunata vicenda si è conclusa senza conseguenze anche grazie alla validità di una polizza che consente ai proprietari di barche medio-piccole di avere gli stessi vantaggi solitamente riservati ai mega yacht. La perdita totale dell’imbarcazione è normalmente assicurata, mentre non sempre lo sono i danni indiretti e le situazioni straordinarie, proprio come quelli occorsi nel caso del furto della “Giuditta”. La polizza del signor Vettese aveva invece un massimale elevato per questo tipo di danni. Il team di crisi messo a disposizione da Assiteca con esperti periti e avvocati ha consentito inoltre di gestire al meglio tutte le fasi del sinistro, che in casi come questi sono molteplici e comportano ulteriori rischi da assicurare. Ci si è dovuti infatti preoccupare di noleggiare una gru al porto per rimuovere il relitto, di procurarsi dei cassoni per contenere il materiale recuperato e di demolire il materiale stesso prima dello smaltimento, che nel caso delle barche a vela, ad esempio, è davvero costoso. Ma grazie ad un’intensa attività condotta dal broker nell’esclusivo interesse del cliente, siamo riusciti a ridurre le enormi richieste iniziali di chi offriva servizi di recupero e smaltimento portandole da 130 a 50 mila.”

Quando si verificano vicende come queste, però, il problema non è solo di tipo assicurativo ed economico, ma vanno considerate anche le eventuali conseguenze di tipo penale: la magistratura, infatti, è tenuta ad aprire un’indagine di natura penale e procede con l’iscrizione di proprietari ed armatori nel registro degli indagati. E’ fondamentale quindi, supportati dal proprio broker assicurativo, affidarsi ad un legale per chiarire l’estraneità all’evento e ottenere al più presto il dissequestro dell’imbarcazione affinché non subisca ulteriori danni e soprattutto non ne crei a terzi o all’ambiente.

Per non incorrere in spiacevoli situazioni, meglio allora seguire i consigli del broker.

Per prima cosa, è opportuno, soprattutto quando si deve lasciare la propria barca in un porto straniero per un lungo periodo, timbrare il transit log all’arrivo, il documento che testimonia alle autorità portuali che la barca è nel porto, o farsi rilasciare e conservare una ricevuta che attesti il giorno e l’ora in cui la barca è stata presa in carico da una struttura organizzata. Questo è fondamentale perché consente agli assicuratori l’azione di rivalsa e consente di ottenere celermente l’indennizzo. Altrettanto importante è stipulare una polizza con la stima accettata della propria imbarcazione, così che la liquidazione del sinistro avvenga sulla base del valore dichiarato in polizza.

LA PROPOSTA ASSICURATIVA DI ASSITECA: BLUELINE

Blueline è la copertura assicurativa di Assiteca dedicata alla nautica da diporto. Si tratta di una vera e propria polizza All Risks che, in caso di sinistro, come dimostra la sfortunata vicenda della Giuditta, garantisce una piena copertura del danno. La velocità di liquidazione è un’altra importante caratteristiche di questa copertura assicurativa per le imbarcazioni da diporto. La polizza All Risks Blueline, a differenza delle normali polizze a rischi nominati, consente una rapida e sicura comprensibilità dei rischi assicurati: - consente di coprire integralmente anche i danni a motori, assi, eliche e timoni - garantisce il completo recupero del danno parziale e non prevede alcuna deduzione vecchio per nuovo - prevede la possibilità di includere il valore stimato delle somme assicurate per imbarcazioni nuove o in presenza di una perizia valutativa - include una copertura infortuni e una garanzia di RC nella forma “difference in condition” rispetto alla polizza obbligatoria RC Natanti - prevede particolari estensioni relative alle regate veliche, al noleggio e alla navigazione in ogni parte del mondo - include la copertura automatica dei rischi di guerra e scioperi - prevede la possibilità di assicurare imbarcazioni con bandiere estere

- è senza tacita proroga e deve quindi essere rinegoziata ad ogni scadenza. 

Per maggiori informazioni potete scrivere una mail a assiteca@assiteca.it